Il progetto di diagnostica massiva per i 500 anni dalla morte del Perugino.
“Luci e colori sul Rinascimento umbro, da Perugino a Raffaello. Indagini diagnostiche sulla materia e le tecniche esecutive” è un progetto di LabDIA – Laboratorio di diagnostica dei beni culturali cominciato nel 2021, svolto in collaborazione con il patrocinio e il sostegno della Regione dell’Umbria - Assessorato alla cultura, della Fondazione Perugia e dell Comitato promotore delle celebrazioni per il V centenario dalla morte di Pietro Perugino.
Il progetto, mira a produrre un’omogenea raccolta di dati tecnici in formato digitale sulle opere del Perugino ancora in Umbria attraverso la diagnostica non invasiva, e interessa 36 dipinti sparsi in tutto il territorio regionale: Bettona, Cerqueto, Città della Pieve, Corciano, Deruta, Foligno, Fontignano, Montefalco, Monteleone d’Orvieto, Panicale, Perugia, Santa Maria degli Angeli, Spello e Trevi.
Le attività di ricerca hanno come obiettivo l’approfondimento della conoscenza della materia costitutiva e delle tecniche di esecuzione utilizzate. Analizzando il naturale degrado dell’opera la diagnostica può fornire indicazioni sui dati tecnici e confermare informazioni provenienti da fonti diverse – archeologiche, epigrafiche, archivistiche, storiche o scientifiche - non solo legate allo stato di conservazione, ma anche relative alla storia, alle trasformazioni subite nel tempo e alla tecnica esecutiva. L’interazione tra campi di ricerca diversi, permette infatti di esplorare a tutto campo l’opera d’arte interessata e fornire un ampio spettro di informazioni. Uno strumento dunque indispensabile per chi opera nell’arte per approfondire la conoscenza di un qualsiasi manufatto.
I risultati delle indagini verranno poi messi a confronto così da avere una panoramica eccezionale ed unica su tutte le opere presenti nel territorio umbro del “Divin Pittore” e saranno oggetto di un convegno internazionale che si terrà nel 2024 a Perugia.
Saranno interessate opere fondamentali per la conoscenza del Pittore Umbro e della sua scuola come i cicli di affreschi del Collegio del Cambio (1496-1500) e della Cappella di San Severo a Perugia (1507-1521), che comprendono anche l’opera di Raffaello, la Natività della Chiesa di S. Francesco di Montefalco (1503), il Martirio di San Sebastiano a Panicale (1505); gli splendidi dipinti conservati alla Pinacoteca di Bettona, alla Fondazione Perugia e tante altre opere che il Perugino ha disseminato nel territorio Regionale.
Il progetto è coordinato da Vittoria Garibaldi, direttore scientifico del Laboratorio, e da Manuela Vagnini, chimico esperto in diagnostica applicata ai beni culturali. Collaborano, oltre al personale del Laboratorio David Alessandrini, Michela Azzarelli, i ricercatori Aldo Romani e Catia Clementi del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università di Perugia, Maria Letizia Amadori del Dipartimento di Scienze Chimiche Applicate dell’Università di Urbino e Chiara Anselmi del CNR IRET - Porano (TR).
PERUGIA
ASSISI (PG)
BETTONA (PG)
CITTÀ DELLA PIEVE (PG)
CORCIANO (PG)
DERUTA (PG)
FOLIGNO (PG)
MARSCIANO (PG)
MONTEFALCO (PG)
MONTELEONE D’ORVIETO (TR)
PANICALE (PG)
SPELLO (PG)
TREVI (PG)